La domanda di accertamento della nullità di un contratto relativo alla prestazione di servizi di investimento in valori mobiliari per inosservanza della forma scritta (nella specie, ai sensi dell’art. 18 del d.lgs. n. 415 del 1996) proposta dal cliente per la prima volta in appello, nei confronti dell’intermediario in valori mobiliari, nell’ambito di un giudizio volto ad ottenere il risarcimento di danni che si assumono essere derivati dall’esecuzione del contratto medesimo, pur essendo inammissibile quale domanda nuova, ex art. 345, comma 1, c.p.c., deve essere convertita ed esaminata nel merito dal giudice del gravame, ai sensi del comma 2 del medesimo articolo, come eccezione di nullità rilevabile d’ufficio – estesa anche alle nullità negoziali c.d. di protezione – previa instaurazione del contraddittorio tra le parti ex art. 101, comma 2 c.p.c..
RESPONSABILITA’ DELL’INTERMEDIARIO VALEVOLE ANCHE SULLA BASE DI PRESUPPOSTI DEDOTTI PER LA PRIMA VOLTA IN APPELLO, MA RILEVABILI D’UFFICIO. Cassazione civile sez. I, 29/09/2022, n.28377
Mario Cigliano2022-11-20T16:04:55+00:00Novembre 20th, 2022|Categorie: Cassazione civile, Società|Tag: RESPONSABILITA' INTERMEDIARIO INVESTITORE NULLITA', SOCIETA' INVESTITORE RESPONSABILITA'|